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Umanizzazione delle cure nella terapia intensiva

Su “Cure infermieristiche”, la rivista mensile dell’Associazione svizzera infermiere e infermieri, il resoconto dell’esperienza condotta al Cardiocentro con l’introduzione del Diario del paziente in cure intense.

Da circa un anno e mezzo, e con ottimi risultati, un apposito gruppo di lavoro coordinato da Sergio Calzari, infermiere esperto in cure intense, ha introdotto al Cardiocentro la pratica dei diari di terapia intensiva, un’esperienza che è espressione di un concetto evoluto di presa a carico del paziente, fondato sull’umanizzazione delle cure e sulla consapevolezza del valore terapeutico della relazione personale ed empatica.

“Il diario – ci spiega Sergio Calzari – descrive quello che avviene attorno al paziente e permette di fissare testimonianze durante il ricovero, in particolare durante i periodi di sedazione. Il diario diventa un po’ il racconto, la narrazione della malattia, intesa come evento che impatta la persona nella sua interezza.”
Il diario propone anche il coinvolgimento dei familiari, e Calzari ci ricorda che l’introduzione del diario ha messo in evidenza quanto i familiari del paziente lo abbiano capito e utilizzato. “Ha colpito molto l’utilizzo del diario da parte dei familiari. Il bisogno di esprimere le proprie emozioni viene spesso tradotto in pagine e pagine di scrittura. Le emozioni riportate sono a volte così forti che sembrano bruciare la carta. Mogli che scrivono ai loro mariti, bambini che scrivono ai loro papà e che aspettano un ritorno che non sempre avviene. In caso di decesso il diario viene consegnato alla famiglia, che in questo modo potrà conoscere quanto accaduto al proprio caro negli ultimi momenti di vita e conoscere la persona e le emozioni del curante.”
“L’iniziativa del diario – conclude Calzari –, insieme ad altre sulle quali stiamo lavorando, si inserisce in un processo di umanizzazione della cura che è squisitamente infermieristico e dà valore alla nostra professione. Fra tutti i professionisti della salute, gli infermieri sono quelli che orientano il loro agire sulla Persona malata (con la p maiuscola) e non solo sulla malattia. Perché per l’infermiere è chiaro che la malattia non è solo una questione di biochimica cellulare, ma un fatto che coinvolge la persona nella sua interezza”.

ASI TICINO – rivista Cure infermieristiche

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