Il Cardiocentro con il team del PD Dr. Lucio Barile partecipa al gruppo multidisciplinare che è stato finanziato dal Fondo nazionale svizzero.
La senescenza cellulare in diversi tessuti dell’organismo umano è una delle cause dell’invecchiamento e di patologie ad esso correlate, come il cancro, l’insufficienza renale, cardiaca e muscolare. Impedire la formazione di queste cellule o eliminarle in maniera selettiva potrebbe essere dunque l’arma vincente contro diverse malattie. E questo è proprio il tema di uno studio importante avviato nella Svizzera italiana, che coinvolge diversi ricercatori nel Cantone e in Svizzera e che ha ottenuto un finanziamento di oltre tre milioni franchi dal Fondo nazionale svizzero per perseguire la ricerca sui meccanismi molecolari alla base della senescenza cellulare e per sviluppare potenziali applicazioni cliniche di nuove molecole in grado di inibire o eliminare queste cellule.
Il gruppo multidisciplinare coordinato dal Prof. Alimonti, che include il PD Dr. Lucio Barile (Cardiocentro Ticino), il Dr. Pietro Cippà (EOC) e il Prof. J. Auwerx del Politecnico federale di Losanna (EPFL), cercherà di identificare i meccanismi molecolari alla base della senescenza cellulare in diversi organi e di sviluppare potenziali applicazioni cliniche di nuove molecole in grado di inibire o eliminare queste cellule, grazie al contributo dei gruppi di ricerca traslazionale dell’EOC.
“Una ‘sinergia’ che trova il suo contesto ideale nell’EOC in cui ricercatori possono interfacciarsi quotidianamente con clinici e promuovere la traslazione della ricerca di base verso un’applicazione concreta a beneficio dei pazienti”, dichiara il PD Dr. Lucio Barile, group leader presso il Cardiocentro Ticino e libero docente presso la Facoltà di scienze biomediche dell’USI.
L’obiettivo finale è quello di arrivare nel corso dei tre anni di durata del progetto allo sviluppo di un farmaco in grado di prevenire o trattare malattie come il cancro, l’insufficienza renale o cardiaca.