A questa domanda non si può dare una risposta generale. Si può dire però con certezza che il rischio di un’operazione al cuore è oggi nettamente inferiore a quello che era 15-20 anni fa. Il rischio dipende da diversi fattori, i più importanti dei quali sono:
- il tipo e la gravità della malattia cardiaca
- l’urgenza dell’operazione
- l’età del paziente
- altre malattie associate e le loro conseguenze (quali importanti esempi il diabete e le sue conseguenze, arteriosclerosi generalizzata e le sue conseguenze)
Generalizzando (e non tenendo conto dei fattori di rischio individuali di un paziente), la mortalità negli interventi al cuore (ovvero la percentuale di possibilità che il paziente non sopravviva all’operazione e/o ai trattamenti immediatamente successivi) si situa al di sotto del 5%.