La comprensione dei meccanismi e delle dinamiche cellulari è di fondamentale importanza nella prospettiva di aprire nuovi orizzonti terapeutici. In questo sforzo di ricerca, appare sempre più chiaro al ruolo chiave degli esosomi (microvescicole cellulari) in quanto strutture implicate nei processi di scambio intercellulare.

In particolare, gli esosomi rilasciati da cellule progenitrici cardiache sembra svolgano una funzione cardioprotettiva e siano in grado di migliorare la funzione cardiaca dopo infarto miocardico.

L’interesse crescente della comunità scientifica per gli esosomi e il loro ruolo ha trovato conferma, tra l’altro, nell’ultimo congresso della Società Europea di Cardiologia dedicato alla ricerca di base, dove il tema è stato al centro di un’intera sessione dei lavori. In questo contesto di crescente visibilità si inserisce anche la scelta dell’European Heart Journal di affidare un lavoro di revisione critica e di sintesi all’Unità di cardiologia cellulare e molecolare del Cardiocentro, le cui ricerche sugli esosomi hanno avuto in questi anni una vasta eco internazionale.

Il lavoro è stato pubblicato lo scorso mese di luglio ed è stato firmato, oltre che dal gruppo del Cardiocentro (Dr. Lucio Barile,  Prof. Tiziano Moccetti e Prof. Giuseppe Vassalli), anche dal Dr. Eduardo Marbán, direttore del Cedars-Sinai Heart Institute di Los Angeles, massimo esperto mondiale nel campo degli esosomi.

La pubblicazione su una rivista così autorevole, organo ufficiale della European Society of Cardiology, testimonia e accresce il prestigio internazionale del Cardiocentro e della sua Unità di cardiologia cellulare e molecolare.